KUNG FU MAGAZINE ARTICLE (In Italian)
L'unico maestro allievo diretto del Grand YIP Man dello stile Wing Chun in Europa
Testo e foto di Gian Franco De Menech
L'arte "veloce come un lampo" di Ving Tsun é un fondamentale esempio di metodo non tradizionale.
Lo stile sembra esser stalo, i n ve rosimil mente fondato nel 17 secolo., dalla monaca buddista Ng Mui. nel monastero di Sui Lam.
La rnonaca fece uno studio estenuante dei principali metodi tradizionalì arrivando alla conclusione che essi contengono posizioni e tecníclie troppo elaborate, che impressionano molto l'occhio ma sono di dubbio valore pratico.
Come risultato elaboro cio che si puo forse definire il sistema di close range (combattimento a corta distanza) piu logico e di boxe efficace mai formulato.
Osservo che gli stili gia esistenti di Kung Fu erano caratterizzate da posizioni troppo elaborate che enfatizza\ ano la forza brutale.
L'unico allievo di Ng Mui, era Yim Wing Tsun che creò e sviluppò un metodo di combattimento completamente nuovo.
Con una velocità di riflessi doppia rispetto ad un qual mento viene enfatizzato dall'esercizio delle Il sticking- hands", conosciuta come chi sao.
Altro elemento importante del Wing Chun o Wino Tsun é l'utilizzo dell'uomo di legno.
Con il progredire dell'allenamento, si studia l'utilizzo delle armi tradizionali del Kung fu come i coltelli a farfalla, il "long pole", il bastone Iungo.
Il Maestro Victor Kan e stato allievo diretto di Yip Man.
Victor Kan é un uomo che si distingue. Lo sviluppo delle sue arti marziali lo legano alla tradizione e al anninoso mondo cinematografico di arti marziali, legato alla tradizione tramite il gran maestro di Wing Chun. Yip Man e, nel mondo del cinema, a Bruce Lee. Cosa sì può desiderare di più?
Yip Man e Bruce Lee
Victor Kan fu presentato a Yip Man nei primi anni '50. Fu un grande onore per lui poter entrare a far parte del cerchio degli, allievi del Gran Maestro.
All'epoca non c'erano ancora molti studenti senior a livello superiore.
Yip Man insegnava direttamente.
Il M' Kan si distingue oggiper essere l'unico allievo di Yip Man ad insegnare Wing Chun in Europa. Nove mesi circa dopo il sui inizio nello studio dell'arte, Bruce Lee divenne allievo junior di Victor Kan ebbe in seguito il merito di aver-li ìmpartito l'insegnamento della prima inetà della prima meta della forma "Sil Lim Tao", la prima che si trova nello studio di questo sistema di combattimento. Questo merito gli verrà sicuramente riconosciuto neí libri di storia delle artimarziali.
Rapporti sociali
Victor e Bruce erano soliti incontrarsi durante feste e danze, vìsto che Lee amava il ballo ed era anche un abile ballerno.
Il Piccolo Drago era già famoso a Hong Kong. fin daII'irifanzia era conosciuto come un attore prodigio.
Cornunque inizialmente non si rivelò essere uno studente modello., si dedícava piu alla vita sociale che non ai duri alienarrienti.
Il Maestro Kan ricorda che frequentemente si sedevano in un bar davanti a un buon caffè, per discutere di arti marziali, filosofia.
Bruce era anche un pò piantagrane, cercava le lotte ma inizialmente nel suo periodo di allenamento toccava sempre a Williarri Chcung e a Wong Shon Leong, portarle a termine. Più in là nel tempo, comunque anche Lee divenne un abile lottatore.
Egli íinparò molto rapidamente ricorda il Maestro Victor.
Imparare l'arte
L'approccio con il Wing Chun fu severo, il metodo tradizionale e i valori furono enfatizzati.
Per prima cosa si imparano le posizioni e poi l'allenamento alle forme e al sacco di sabbia.
I tempi di addestrainento non erano fissati in precedenza come può succedere in Occidente.
Eglí insegnava nel pomericoio senza formalità. Quando l'allievo entrava, faceva un inchino e offriva al maestro la sua busta tradizionale, l'incenso bruciato mettendo in atto tutti i riti tradizionalí.
Anche in questo campo si avvertivano le attitudi occidentali.
Nessuna domanda
Al Maestro Yip Man non si doveva far domande, che cose questo, o che cosé quello.
Era lui a stabilire l'approccío. Ti parlava solo se lo desiderava, così facendo ti faceva imparare il valore di ciò che diceva e ti insegnava la cosa giusta al momento giusto.
In altri termini, non si poteva comperare ciò che volevi sapere né col denaro né con il prestigío.
Al Maestro Yip Man non piaceva che gli venissero scattate delle foto anche se esistono delle foto di lui.
In età avanzata il figlìo, lo convinse a farsi fotografare per dare ai posteri una testirnonianza delle 108 tecniche all'uomo di legno. Non voleva che queste preziose tecniche andassero perdute per sempre.
Le foto di Yip Man con Bruce Lee furono scattate dopo che Lee prese sul serio il Wing Chun.
Egli infatti ritornò da Master Yip e iniziò a studiare con più diligenza.
Nel Regno Unito
Nel 1960 Victor Kan lasciò Hong Kong e venne in Europa, prima in Francia per studiare le funzioni alberghiere "hotel management".
Iniziò ad insegnare il Wing Chun qualche anno dopo la morte del maestro Yip Mari, avvenuta nel 1972. In seguito, Victor Kan, si trasferì in Gran Bretagna dove vive a tutt'oggi.
La sede di insegnamento si trova al piano superiore di un alto edificio situato in Gerard street, a Londra.
Per arrivare al suo piano, bisogna salire molte rampe di scale.
Il Maestro dice che arrampicarsi fino alla sua palestra,fa bene al cuore, ai polmoni e alla circolazione.
La sala di allenamento e decorata con antichi stendardi cinesi, trofei e foto sia del Granmaestro Yip Man che dello stesso Victor Kan.
In fondo alla sala c'é inoltre una piccola stanza che viene adibita ad ufficio.
L'uomo
Victor Kan é più alto della maggior parte dei cinesi londinesi.
Porta i baffi ed ha atteggiamenti e modi di fare attenti e riflessivi.
Molta gente dal quartier cinese vanno da lui per chiederli delle opinioni riguardo a dispute, decisioni e cosi via.
Dal suo osservatorio e quartier generale situato nel cuore del quartiere cinese, vigila sulla vita commerciale.
Scrutando la sua palestra si può notare vicino alla parete é posizionato un uomo di legno, un sacco ripieno di sabbia e un kick-bag.
1 suoi allievi, di solito, arrivano in gruppi di due o di tre, pronti per il corso pomeridiano.
Quando, essi finiti la lezione, si allontano, egli commenta, puntualízza i difetti di ciascuno, fa vedere come dovrebbe essere fatto l'esercizio.
Insiste nell'impartire il metodo tradizionale.
Alcuni insegnanti di Wing Chun, hanno introdotto nuove tipi di tecniche nel loro repertorio, per renderlo più interessante, ma Vietor Kan, non vuole allontanarsi minimamente da ciò che ha imparato dal gran maestro Yip Man.
Se agli allievi non, piace ciò che fa, possono sempre ritirarsi.
Capita, a volte, che lui stesso decida di allontanare qualcuno.
Discudendo con M' Kan " Ho alcuni buoni studenti, ma non é tutto facile.
Alcuni resistono, altri vanno via.
Gli allievi di oggi, sono impazienti, siano essi occidentali che cinesi.
Alcuni studenti sono rimasti con me da tanto tempo.
Sono pazienti e desiderosi di continuare a studiare al passo da me stabilito.
Per esempio, non insegno ancora a loro il 3 livello di apprendimento, la forma Bil Jee.
. poiché non sono ancora pronti.
Insegno la Chum Kil (il 2' livello), ad alcuni degli studenti di livello superiore.
Agli altri studenti di livello inferiore, insegno la Sil Lim Tao. "
"Dovete ricordarvi che eseguire una forma é una cosa, rispetto all'usare il Wing Chun in movimento, poiché esistono diversi livelli di abilità."
"Non insegno ancora le tecniche del pole ( bastone lungo), o il coltelli a farfalla, Bo Cham Do."
Essi verrano affrontati più in là nel tempo.
Ma noi abbiamo comunque le 108 tecniche all'uomo di legno. Approccio tecnico Poniamo il caso che insegno una tecnica ad un allie VO.
Se diventa abile in essa, posso insegnarli la seconda e così via.
Non ha senso insegnare più tecniche in una volta sola. Ciò implicherebbe soltanto un aumento degli errori che dovrà poi imparare a correggere.
Si il Signor "X", dice di poter insegnare a qualcuno la
Bil Jee in poche settimane, lasciatelo dire. Riguarda solo lui, questo non é il mio modo di fare. "L'addestramento al chi sao, é molto importante. Esistono tre livelli, che chiunque vuole praticare il Wing Chun deve saper fare correttamente, visto che non e altro che l'applicazione pratica di ogni movimento del nostro stile.
Il praticante ha bisogno di potenza, ,crisibilità e forza che possono essere sviluppate solo con l'esercizio del Chi sao.
Alcune persone riescono a tenere sotto controllo l'avversario che hanno di fronte soltanto con il rnovimento di rotazìone delle mani.
Questo spiega il detto cinese:
elle e capelli" che significa che solo in superficie come la pelle e i capelli non penetra sotto di essa cioé nella carne e nelle ossa del Wing Chun. Victor Kan posa per la nostra macchina fotoorafica Una nuova classe sta entrando per la lezione.
AL GRAN MAESTRO Y1P MAN NON DOVEVI FAR DOMANDE. ERA LUI A STABILIRE L'APPROCCIO.
TI PARLAVA SOLO SE LO DESIDERAVA, COSI' FACENDO TI FACEVA IMPARARE IL VALORE DI CIO'CHE TI DICEVA E CHE TI INSEGNAVA
Victor Kan
Foto in alto a destra e in alto a sinistra Il master Victor Kan mentre si aliena al Wooden Dummy
Foto in basso ad destra Il maestro con l'autore dell'articolo mentre praticano il Chi - Sao
Foto in basso a sinistra Nella palestra dei maestro Victor Kan a Londra, foto di gruppo Aprile 92
La maggior parte degli stili di Kung Fu, pur sviluppandosi, conservano l'eredita delle origini. Spesso, la trasmissione orale è imprecisa e, dopo un secolo o piu, tale eredita viene talmente esagerata e distorta da trasformarsi in leggenda, se confrontala con un resoconto storico accurato. Pio importante rispetto alle tradizioni ed alle leggende è comunque, il lignaggio, che garantisce all' allievo che quanto sta imparando e' proprio quello stile preciso e non una derivazione modificata
1 Ving Tsun Kung Fu Tradizionale non fa eccezione quanto a leggende, infatti le storie abbondano su come il sistema sia diventato ciò che oggi conosciamo. Si sa che fu una monaca di nome Ng Mui a creare il sistema, dandogli il nome della sua prima allieva, Yim Ving Tsun, anch'essa una donna. Il sistema si adatta particolarmente a persone di statura non elevata in quanto evidenzia, alla base della sua potenza, allenamento, tecnica e sincronizzazione, in opposizione alla forza bruta ed alla massa corporea. Per quanto riguarda il lignaggio, il Ving Tsun ha attraversato i secoli dalla monaca Ng Mui fino ad arrivare a Yip Man che, dalla nativa Cina del sud, emigrò a Hong Kong.
Lo stile attirò improvvisamente l'attenzione mondiale agli inizi degli anni '70, quando uno dei primi allievi di Yip Man, Bruce Lee, debuttò al cinema e sulla scena delle arti marziali con le sue affascinanti esibizioni di Kung Fu. Lee studiò in modo irregolare con Yip Man per circa 5 anni a Hong Kong. Nonostante avesse talento ed imparasse velocemente, la sua frequenza irregolare e relativamente breve presso Yip Man non gli permisero di diventare un esperto del sistema Ving Tsun Tradizionale. Lee, quindi, apportò delle modifiche al sistema per renderlo compatibile con le proprie capacità ed infine creò il suo personale jeet Kune Do. Yip Man, comunque, poté formare parecchi allievi esperti in grado di portare la fiaccola del Ving Tsun
Tradizionale nel 2 1 mo secolo, benché solamente pochi tra loro si siano dedicati all'insegnamento del sistema che avevano appreso. In realtà, questi beneficiari, pur avendo l'intenzione di insegnare, tendevano ad addomesticare il sistema secondo le loro specifiche esigenze di forza e debolezza, tra questi però ci fu almeno un'eccezione: Victor Kan Wah Chit, che qualcuno definisce come il miglior allievo di Yip Man, iniziò a studiare con Yip Man all'età di 14 anni, nei primi anni'50. Tra i suoi compagni, Kan era noto come il "Re del Chi Sao e lo stesso Yip Man disse che Kan, oltre ad essere il suo migliore allievo, era l'insegnante più qualificato del sistema. Ma i complimenti non definiscono interamente le capacità di Victor Kan, il quale ebbe modo di mettersi alla prova in parecchie battaglie sia, da ragazzo, nelle violente strade di Hong Kong che, successivamente, in qualità di Capo della Sicurezza nel turbolento West End di Londra.
Infine, la cosa più importante da dire è che ancora oggi, il G.M. Kan segue la tradizione, insegnando il sistema precisamente come lo imparò dal suo Sifu Yip Man, concedendosi un 1% di errore umano nella trasmissione di tale insegnamento.
Nella sua forma tradizionale, il Ving Tsun Kung Fu viene considerato nel mondo delle arti marziali come un vero e proprio sistema di combattimento per tre ragioni fondamentali.
1. La prima innanzitutto è il suo lignaggio classico, che non ha mai deviato dalle sue teorie fondamentali e dai suoi principi. Questa ostinata aderenza alla tradizione certifica all'allievo che quanto egli apprende non è molto diverso da quello che Ng Mui insegnava ai suoi primi allievi. Qualcuno potrebbe obiettare che questa ostinazione impedisce qualsiasi miglioramento del sistema, che sarebbe potuto avvenire nel tempo, ma un sistema che non trasgredisce non ha neppure bisogno di essere riadattato. Inoltre, l'efficacia del Ving Tsun Tradizionale è ampiamente supportata dal numero consistente di effettivi combattenti.
2. La seconda colonna portante su cui si basa il sistema tradizionale è il suo approccio introspettivo. Piuttosto che insistere per trarre profitto dalle proprie forze, tale sistema esercita unicamente uno sforzo costante per minimizzarle. Si potrebbe anche dire che
l sistema guarda dentro di sé, anziché confrontarsi continuamente con altri stili. Anche raggiunto un alto livello di perfezione il Ving Tsun Tradizionale non smette mai di chiedersi perché e non sottovaluta mai nessuna possibilità tattica.
3. L'ultima e più concreta colonna portante del Ving Tsun Tradizionale è che la sua forza letale risiede nel suo realismo. Il mondo del combattimento è infinito, vario e imprevedibile, e lo stesso si può dire di chi combatte. L'aver capito questa imprevedibilità ha aiutato a sviluppare un sistema che pone l'accento sulla sensibilità alla reazione ossia, non aspettare un preciso stimolo per produrre una specifica risposta. Il Ving Tsun Tradizionale è tra i pochi sistemi che non si è allineato con gli sport da combattimento, con le competizioni o con le prese spirituali. Soprattutto non ha mai perso di vista il suo proposito originale, cioè di formare un combattente maturo che abbia un effettivo controllo sia sulle proprie capacità fisiche che su quelle emotive. Quello che esiste fuori dalla realtà non interessa al praticante di Ving Tsun Tradizionale, perché il tempo viene impiegato per imparare ciò che effettivamente funziona piuttosto che ciò che forse potrebbe funzionare.
Molti stili richiedono un allenamento ed un esercizio giornaliero molto lungo, avendo nelle forme movimenti acrobatici e calci alti. Il Ving Tsun Tradizionale invece, una volta acquisita la sensibilità nel combattimento, che è il cuore del sistema, richiede meno tempo nell'allenamento per continuare a mantenere questa capacità, Inoltre, altri stili diventano inadeguati quando il combattente raggiunge una certa età. In questo caso, ancora una volta, la realtà prevale sulla fantasia delle arene sportive, perché a causa della loro enfasi nell'allenarsi, iniziano a perdere le loro capacità con l'avanzare degli anni. Il Ving Tsun Tradizionale aumenta la forza interiore, la sensibilità, la coordinazione e la coscienza di sé, in opposizione alla forza fisica, alla potenza ed ai muscoli. Lo stesso G.M. Kan ha 62 anni ed è tuttora in ottime condizioni fisiche. Il sistema supportato da queste tre colonne si può
definire completo ed è perfettamente applicabile a qualunque situazione, il suo scopo è quello di formare dei combattenti maturi, non dei criminali, che in una situazione di vita reale non si facciano sorprendere e non si pongano in una posizione perdente. Giacché il sistema fu creato da una donna, si potrebbe pensare che sia adatto solo ad allievi di costituzione fragile e di bassa statura. Ciò non è del tutto vero, perché gli allievi più grossi hanno un vantaggio innato nella loro forza e quindi predominano sugli allievi più minuti.
Paradossalmente, però, gli allievi più bassi tendono ad essere più coordinati e sensibili e di conseguenza apprendono il sistema più rapidamente rispetto agli altri, in particolar modo rispetto a quelli più pesanti. Quindi la formula si bilancia: gli allievi più grossi hanno il vantaggio della forza ma sono svantaggiati nella velocità e nella coordinazione che è la peculiarità degli allievi più piccoli.